Un piccolo grande passo

Certificazione Invictus Trainer

La certificazione Project Invictus

Dopo una vita passata davanti ad un pc, qualche anno fa decisi di dare una svolta alla mia vita. La certificazione è stato il coronamento del percorso intrapreso fino a questo momento: il risultato di 3 anni di attività fisica costante, regolare, intensa e tantissimo studio. Certificazione Invictus C’è stato molto da imparare: anatomia, biomeccanica, traumatologia, teoria e metodologia dell’allenamento, fisiologia della nutrizione umana e parecchio altro. Non che fossi a digiuno di questi concetti, ma avere un taglio più didattico mi è sicuramente servito per fare ordine mentale.

Questa certificazione per me ha rappresentato molto più che un semplice pezzo di carta: ovvero la constatazione di esser riuscito a superare la pigrizia e sedentarietà. E sono conscio che questo rappresenta solo l’inizio di un percorso.

Perchè questa certificazione?

Esistono sul mercato enti di certificazione che danno in mano un pezzo di carta riconosciuto dal CONI esattamente come il mio, che però sono drasticamente meno impegnativi e in qualche week-end si concludono.

Perchè quindi mi sono complicato la vita? Perchè non mi serviva il pezzo di carta: mi serviva invece capire e conoscere nel profondo quello che facevo (e faccio), in primis per me. Questa certificazione è di 3° livello, ovvero il massimo ottenibile.

Perchè alla fine, come diceva un uomo saggio…

Solo chi conosce sceglie, altrimenti crede di scegliere.

Un anno di studio

A parte lo studio teorico di molte discipline la certificazione prevede fondamentalmente tre prove per essere superata:

  • una tesina che può presentare un caso studio, un approfondimento su una tematica o un mix tra le due cose
  • prove pratiche (si tratta di esercizi fondamentali come squat, panca, stacco, trazioni, dip)
  • esame scritto teorico, composto sia da domande chiuse che aperte.

Niente di infattibile, ma sicuramente è richiesto impegno.

Prossimi step

Sicuramente non ho finito di studiare: sto continuando a leggere libri, guardare contenuti informativi e studiare prima di ogni altra cosa. Ho in mente di continuare il percorso, approfondendo in particolare:

  • calisthenics: per dettagliare ulteriormente quello che già pratico, perchè non si smette mai di imparare.
  • fitness posturale: siamo sempre più sedentari e la nostra postura, con annessi dolori (cervicale, mal di schiena, ecc) sono all’ordine del giorno.

Sonno, insonnia e allenamento: effetti e strategie

Uno dei temai che ho approfondito è stato il ruolo del sonno nel contesto allenamento, aspetto che si trascura sempre ma che invece è fondamentale.

Potete scaricare i risultati delle mie ricerche dalle risorse a lato (o in basso se stai leggendo da smartphone) di questo articolo.

E’ divisa in due parti principali:

  • una prima parte teorica, in cui descrivo il sonno i suoi meccanismi fisiologici ed evolutivi, e i suoi effetti diretti e indiretti sulle prestazioni sportive
  • una seconda parte in cui ho descritto un possibile approccio all’allenamento in soggetti affetti da insonnia e la sua applicazione ad un caso studio: me stesso (sì, soffro di insonnia).

Se vi va di sfogliare la tesina, lasciatemi pure feedback, sono sempre graditi. Grazie!

 Autore e data
Stefano Lanza, 08/10/2020
Contattami